Google Noto: il carattere più ampio di sempre
Monotype e Google hanno unito le loro forze e, pochi giorni fa, hanno rilasciato Noto: uno dei progetti tipografici più ampio e ricco di sempre. Noto sta per No-Tofu. I Tofu sono quegli antipatici rettangoli che, in tipografia digitale, segnalano l'assenza di uno specifico glifo, sostituendolo con un simbolo di errore che tutti conosciamo.
L'obiettivo di Noto è di coprire la maggior parte dei glifi e dei linguaggi possibili, promuovendo la comunicazione globale e superando confini linguistici, scritture, culture e periodi storici. A conti fatti, con Noto si possono scrivere oltre 800 linguaggi più emoji, simboli, icone e note musicali, per un totale di svariate decine di migliaia di glifi. Un progetto sconfinato, che comprende anche diversi stili naturalmente combinabili tra loro: Noto Serif, Noto Sans-Serif e Noto Mono, più otto varianti di peso dall'UltraLight al Black. Per capirne le dimensioni, basta sbirciare il peso del pacchetto completo: circa 480 MB.
Per realizzare Noto ci sono voluti 5 anni e centinaia di ricercatori, linguisti ed esperti di culture estere (per Noto Runic, ad esempio, i ricercatori in Monotype hanno dovuto ricostruire i singoli glifi partendo dalle iscrizioni su pietra conservate nei principali musei del nord Europa). Non è certo la prima volta che la tipografia affronta il problema delle diverse scritture: esistono già font che coprono svariati linguaggi. Il problema, finora, è stato combinare questi caratteri in un modo gradevole, funzionale e leggibile. La scrittura tibetana, ad esempio, porta con sé una forte eredità calligrafica; l'inglese, invece, è più lineare e geometrico nella tradizione occidentale; la scrittura araba si muove da destra a sinistra; e numerose scritture asiatiche sono sensibilmente più alte come misura rispetto ai glifi occidentali. Noto riesce, per la prima volta, ad uniformare tutte queste scritture in un unico carattere, in grado quindi di dare continuità grafica e stilistica a buona parte delle scritture del mondo.
Noto è rilasciato con licenza open OFL.